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Una corsa non stop, colle dopo colle, al cospetto delle vette più alte, nel freddo della notte che penetra nelle ossa e nella testa, fino a quando una nuova alba accende il profilo del mondo. Il primo raggio di sole solletica la curiosità e il desiderio di nuovi orizzonti. Un giorno ancora e l'avventura continua. Più che di una competizione, si tratta di un viaggio fatto di panorami sorprendenti, incontri sul cammino, fantasmi nati dal sonno, lunghe solitudini e immediate condivisioni. Il Tor des Géants è una gara mitica per chi pratica la corsa in montagna. Il percorso, che ricalca le Alte Vie valdostane per 340 chilometri e 24000 metri di dislivello positivo, è una prova fisica per la quale la preparazione di un anno non sempre è sufficiente. Non solo: è un'oscillazione continua tra sentimenti opposti, è sconforto ed euforia, è una sfida con se stessi e con la montagna, in cui, a ogni passo, si è chiamati a misurarsi con i propri limiti e le proprie risorse.